Chi mi conosce sa perfettamente che - nonostante l'età - sono un'appassionata di favole e cartoni animati. In particolare ho una predilezione per i cartoni della Disney, mi piacciono tutti e li guarderei all'infinito senza mai stancarmi: adoro fare la baby sitter anche perchè ho la scusa per guardare Cenerentola per l'ennesima volta e forse anche per questo... i bambini adorano me!
Ma a forza di guardarli anche da adulta, ho cominciato - purtroppo - a vedere le cose con gli occhi dei grandi e a farmi alcune domande (Ahi! Ahi!) e si... io ho sempre pensato che ai bambini faccia bene guardare i cartoni della Disney, ma bisogna stare attenti al messaggio che partano.
Ecco allora alcune considerazioni sulle famose "Principesse" e sul surreale "vissero per sempre felici e contenti", come se la vita - una volta superata la prima batosta - non potesse riservare altre sorprese. E soprattutto: il vero messaggio che c'è dietro alla storia!
[Per tutti gli estimatori Disney grandi e piccini, leggete i post che seguiranno in proposito con simpatia, la mia passione per questi cartoni è viscerale e li trovo eccezionali sempre e per sempre. E poi, per farmi perdonare, ho disegnato personalmente i personaggi che accompagnano i post!]
Biancaneve è una che proprio non impara mai. La matrigna la veste di stracci e lei se la canta beata in giardino, il cacciatore la porta nel bosco e lei è convinta che lui voglia fare una scampagnata mentre in realtà vuole ucciderla. E, nonostante i precedenti, non esita ad andare a vivere da sola in una casa con sette uomini, come se fosse scontato che poichè sono bassi saranno anche buoni... E certo, in effetti le è andata bene, ma in realtà teniamo presente che i nani non l'hanno ospitata per amore del giusto e per il loro buon cuore. No, no. La frase con cui Biancaneve li convince a farla restare è "Laverò, stirerò, cucirò, cucinerò..." Insomma, si è offerta come colf a costo zero: come rifiutarsi?! E dopo tutto ciò, ancora non ha imparato, ed è comunque così sventata da aprire alla prima vecchina che le bussa alla porta offrendole una grossa succosa mela rossa. La morale della fiaba è: nonostante l'inguenità la bontà viene sempre premiata? No! La morale della fiaba è: non sapendo cosa usano per farle diventare grosse, succose e rosse, preferite sempre e comunque le mele che provengono da coltivazioni biologiche!
E poichè "È la torta di mele, piccina, la torta preferita dagli uomini", come dice la matrigna, ecco qui la ricetta di torta di mele più veloce del mondo adatta a chi, come Biancaneve, deve riassettare, pulire, lavare e cucinare per sette uomini!
In realtà la mela rossa è solo per la foto, perchè per la torta ho utilizzato due mele renette belle grosse. È la torta di mele più veloce che conosca, perfetta quando in casa ci sono alcune mele che se ne stanno andando. Se ho fretta la faccio addirittura senza sbucciarle: le taglio direttamente col tagliamela!
Uso una tortiera in silicone e verso sul fondo del caramello (uso quello già fatto in tubetto). Poi ci adagio sopra le fettine di mele. Poichè a mio marito il caramello piace molto, ci faccio un secondo giro anche sopra.
Sopra alle mele stendo un rotolo di pasta brisè et voilà: in forno 20 minuti a 180 gradi.
Si sforna calda e vi consiglio anche di mangiarla tiepida.
Uso una tortiera in silicone e verso sul fondo del caramello (uso quello già fatto in tubetto). Poi ci adagio sopra le fettine di mele. Poichè a mio marito il caramello piace molto, ci faccio un secondo giro anche sopra.
Sopra alle mele stendo un rotolo di pasta brisè et voilà: in forno 20 minuti a 180 gradi.
Si sforna calda e vi consiglio anche di mangiarla tiepida.
Buon appettito nanetti!
Nessun commento:
Posta un commento
Leggendo il mio post ti si è accesa una lampadina?! Fammelo sapere :)
Grazie!